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La sonda è oggetto di brevetto nazionale ed internazionale ed è già stata installata in quattro siti residenziali della provincia di Rovigo.
Si tratta di sistemi di scambio termico con il sottosuolo/falda con potenzialità termica ad oggi fino a 30 kW per ogni sonda, che non prevedono prelievo di acqua di falda, (in accordo con il Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto)
Il principio di funzionamento consiste nella dispersione della temperatura di scambio della sonda all’interno di un acquifero avente un gradiente idraulico e una permeabilità idonea.
Per realizzare il sistema di geoscambio si prevede la perforazione a distruzione di nucleo e la realizzazione di un perforo geotermico del diametro di 180-200 mm fino alla profondità media di 30-40 metri con filtro posizionato tra 20 e 30 metri comunque entro il primo acquifero individuato oltre i 15 metri di profondità. La parte esterna tra il tubo cieco ed il terreno dopo la posa del ghiaino e del tappo bentonitico verrà cementata. La sonda geotermica verticale (scambiatore) verrà posizionata all’interno del pozzo nell’area filtrata. Il pozzo verrà lasciato accessibile per facilitare la manutenzione della sonda geotermica verticale e la manutenzione/lavaggio del tratto filtrante, garantendo l’efficienza del sistema.
La quantità di calore immesso o estratto dal sottosuolo dipende da:
La sonda geotermica verticale (SGV) è costituita da un fascio tubiero in acciaio inox (scambiatore), con opportuni accorgimenti atti a non far ristagnare il calore di dissipazione all’interno dello stesso. La sonda viene immersa all’interno dell’acquifero in modo tale che la modesta corrente di falda trasporti e dissipi il calore. All’interno dello scambiatore vengono creati dei moti con scambio in controcorrente tra il fluido primario (acqua di funzionamento impianto geotermico) e il fluido di scambio (acqua di falda).
L’acqua utilizzata all’interno dello scambiatore (Sonda Geotermica Verticale) è pulita, acqua potabile, non vengono utilizzati prodotti chimici, né glicole etilenico o propilenico. Il periodo di funzionamento in modalità di riscaldamento varia da 1.600 a 2.000 ore per anno. La produzione di calore per l’acqua sanitaria varia mediamente intorno alle 200 ore. Il periodo di raffrescamento è molto variabile e in funzione della stagione estiva, mediamente si può stimare da 400 a 700 ore. Il rendimento termico dell’impianto in oggetto è tra i maggiori in quanto viene inserito in una tipologia di suolo (sabbie sature) in presenza di flusso di falda che aumenta la resa termica della sonda geotermica verticale.